L’arte e il pensiero di Ambrogio Lorenzetti

Si chiude nel segno di Ambrogio Lorenzetti, una delle figure più misteriose e complesse della storia e dell’arte senese, “Siena Audace” il ciclo di incontri ad ingresso libero, che l’Associazione Archeosofica Sezione di Siena ha organizzato nell’intento di far conoscere lo speciale rapporto che la città ha con il sacro sin da tempi remoti.

Sabato 15 febbraio alle ore 17.30, presso la sede dell’associazione (via Banchi di Sopra 72- ingresso libero), Giulia Ercole propone un viaggio alla scoperta di aspetti meno noti e curiosi legati alla figura di questo artista che ha fatto grande la storia di Siena.

Il nome di Ambrogio Lorenzetti per molti secoli fu quasi dimenticato e quando in tempi recenti si tornò ad interessarsi di lui si scoprì un personaggio d’eccezione.

Artista amato dal Ghiberti, i suoi contemporanei ebbero di lui una stima fuori dal comune, non solo come pittore, ma come intellettuale.

Vasari lo definisce il primo artista filosofo, non dipintore, sopraffino esecutore di pittura, ma letterato, poeta, intellettuale, genio dell’arte completamente artefice delle scelte stilistiche, iconografiche, simboliche e teologiche della sua produzione artistica. Scelte spesso temerarie, audaci ma sempre in grado di tradurre perfettamente in immagine i fermenti più elevati del suo tempo.

Personaggio attivo e autorevole anche nella vita pubblica, la causa della sua autorità e la sua personalità complessa rimangono spesso avvolte ancora nel mistero.

L’incontro, che cercherà di fare luce sui messaggi più profondi che Lorenzetti che ha lasciato in eredità alla storia attraverso alcune delle sue opere più significative, sarà arricchito da una visita guidata che avrà luogo il 23 febbraio alla Pinacoteca di Siena (con inizio alle ore 10.15).

Si ringrazia per foto e articolo: Ufficio Stampa Sonia Corsi